In occasione dei 30 anni di Taiprora, abbiamo deciso di inaugurare la rubrica “30 anni di...” in cui parleremo di come è cambiato il mondo del software e dell’automazione nel corso degli ultimi 30 anni.
Iniziamo con un’intervista al nostro Presidente, Francesco Alfieri, con qualche domanda sulla nostra storia.
Presidente, com’è nata Taiprora?
Dopo la Laurea in Ingegneria a Bologna ho iniziato il mio percorso lavorativo nella Texas Istruments, lì è nata la mia passione per il software legato all’automazione. Insieme a mio Fratello Ing. Giovanni e all’Ing. Tremolizzo, abbiamo deciso di creare un’azienda che sviluppasse soluzioni innovative per la produzione e l’intralogistica.
Un nome un po’ particolare, da dove nasce il Tai Prora?
Il nome nasce dalla fusione dell’acronimo Tai (Tremolizzo Alfieri Ingegneria) e Prora come la parte anteriore della nave. Erano gli anni del Moro di Venezia nell’America’s Cup, un’imbarcazione meravigliosa che rappresentava l’Italia attraverso l’esaltazione della bellezza, della dinamicità e dell’alta tecnologia propria del Made in Italy. E allora, ispirati da ciò, abbiamo scelto questo nome all’apparenza un po’ strano.
...e oggi? Cos’è diventata Taiprora?
Taiprora oggi è un’azienda che, insieme al gruppo A.Celli, vuol continuare a crescere in Italia e all’estero puntando sull’innovazione. Siamo sempre più focalizzati su software e tecnologie di ultima generazione per la movimentazione e l’intralogistica, quali il nostro Smart Logistix, il WMS e le nostre flotte LGV e AMR.
L’obiettivo è accompagnare i nostri clienti nella transizione verso la Digital Factory.
Questa sarà la nostra sfida per i prossimi anni.